È cominciata la consegna al Tecnopolo di Bologna del supercomputer Leonardo, che complessivamente vedrà 30 tir trasportare 157 rack, 4.993 server, per un totale di 360.000 chili di peso, e centinaia di chilometri di cavi. 

Oggi i primi due tir hanno consegnato 16 rack, ovvero “gli armadi”, e i relativi server, ossia i “muscoli” che consentiranno al supercomputer gestito da Cineca di effettuare 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo. I 157 rack complessivi saranno ordinatamente disposti su 9 file nel data center del Tecnopolo ma, per installarli, i tecnici non aspetteranno il completamento della consegna a fine estate. I rack scaricati oggi sono già stati portati nel cuore del nuovo data center, e nel giro di poche ore erano già posizionati in fondo alla sala, pronti per l’assemblaggio delle componenti hardware. La prossima settimana prenderanno il via anche le operazioni di installazione, che procederanno dunque in modo incrementale, consegna dopo consegna fino a settembre.

Oltre alla complessità che accompagna l’installazione di un supercomputer, bisogna ricordare che Leonardo - come accade per i pochissimi sistemi a prestazioni così alte - è essenzialmente unico nel suo genere: è come un potentissimo prototipo, efficiente e perfettamente funzionante, che non vedrà una produzione su larga scala. 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE - Oggi prende il via una nuova, decisiva fase nel percorso che vedrà l’arrivo di Leonardo al Tecnopolo. Dichiara il presidente di CINECA Francesco Ubertini. Dopo aver realizzato la “casa” del supercomputer, ora entriamo nell’ultimo miglio del tragitto, che porterà il nostro gioiello a prendere progressivamente vita. Si tratta di una infrastruttura unica al mondo e strategica per il futuro: una marcia in più per il nostro Paese e per l’Europa.

IL SUPERCOMPUTER Il sistema Leonardo, basato su tecnologia Atos Sequana XH2000, avrà una potenza computazionale di quasi 250 PFlops e sarà dotato di oltre 100 PB di capacità di immagazzinamento dati. Il sistema sarà interconnesso tramite una rete dati InfiniBand da 200 Gb/s, che consentirà uno scambio di informazioni tra le unità di elaborazione decisivo per affrontare le sfide scientifiche di frontiera. Leonardo, infatti, fornirà 10 volte la potenza di calcolo dell’attuale sistema di punta Cineca Marconi100. Questo nella pratica si traduce in una maggiore definizione dei modelli scientifici impiegati, ad esempio simulazioni climatiche mondiali con risoluzione di un chilometro, oppure una maggiore velocità di simulazione, caratteristica chiave nel contesto dei disastri naturali in cui è critico poter avere risposte in brevissimo tempo.   

LA PARTECIPAZIONE EUROPEA - Il supercomputer Leonardo è il risultato di un coinvestimento del valore di con 240 milioni di euro tra la Commissione Europe, per tramite dell’entità legale EuroHPC Joint Undertaking, appositamente istituita, e il Ministero dell’Università e della Ricerca. Sarà gestito da CINECA presso il Tecnopolo di Bologna, e sarà una delle risorse del Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing, coordinato da INFN e finanziato dal PNRR.

LE APPLICAZIONI - Oltre alle discipline scientifiche tradizionali, come fisica, astrofisica, chimica, fluidodinamica, Leonardo avrà il compito di affrontare progetti “di frontiera”, come la medicina personalizzata, il cambiamento climatico, la ricerca di nuove fonti di energia, lo sviluppo di nuovi materiali, la bioingegneria. Una parte delle sue risorse sarà destinata allo sviluppo di progetti industriali, e progetti in cui ricerca scientifica e ricerca industriale collaborano, come i progetti basati sull’intelligenza artificiale, o lo sviluppo di digital twin (gemelli digitali, che riguardano la simulazione di impianti industriali a scopo predittivo, o per l’ottimizzazione dei processi). Inoltre, sarà protagonista della ricerca di soluzione alle sfide del presente e del futuro: pandemie, emergenze climatiche, fino alla realizzazione del “gemello digitale” della Terra.  

Sul sito https://leonardo-supercomputer.cineca.eu/ saranno documentate le diverse fasi dell’installazione del supecomputer.

Maggiori informazioni nel Comunicato Stampa